Teatro
Il Montenegro è senza dubbio un paese ricchissimo di luoghi di bellezze naturali,
di gran valore turistico e storico che potrebbero essere ancor più valorizzati,
se uniti ad un'attività culturale correlata. A tal proposito è interessante notare
la grande attenzione del Ministero verso la "sponsorizzazione" del patrimonio
artistico attraverso diverse iniziative e con la costante ricerca di finanziamenti
europei per risanare i monumenti e siti di interesse storico.
Importante è anche la voglia di promuovere e sviluppare un Accademia d'Arte Drammatica , utile a diffondere
speranza nei giovani e nel teatro senza dimenticarsi della Compagnia di Ballo, attività concrete per l'accrescere
del Montenegro. Molto importante è infatti la presenza di numerosi Teatri Nazionali, Centri Culturali, e associazioni al seguito, che
cercano di ricreare delle suggestive rappresentazioni, per riavvicinare il popolo
alle sue origini.
Imponente è l'influenza Turca, pagana e rituale che non esplicita il teatro, inteso
in senso "classico". La prima scrittura teatrale Montenegrina
è riconducibile a
Petar Petrovic Njegos, erede di Petar I, un famoso vescovo e statista definito
come il vero padre della cultura, riconosciuto a livello universale. Accanto al
teatro di corte, fortissima è la presenza delle varie compagnie amatoriali che rappresentano
repertori soprattutto di tipo Romantico, classica situazione in cui l'eroe riesce,
con esito positivo, a sconfiggere il dominatore turco in una miscela di temi religiosi
e nazionalisti.
Alla fine della seconda guerra mondiale, la situazione nel Montenegro si
prospettava limitata alla sola presenza di cinque teatri professionali, una complessa
attività del teatro di figura legata ai bambini con a seguito un Festival Internazionale di teatro per l'Infanzia,
soprattutto marionette e burattini, e una grande presenza di gruppi amatoriali.