Artisti
La pittura montenegrina ha accolto le varie tendenze monderne europee del
XIX secolo con un leggero ritardo.
In quel periodo molti artisti locali di Boka erano pittori
tardo-barocchi che si dedicavano non solo alla pittura ad affresco, all'esecuzione di icone,
e a dipingere ritratti e navi.
Non solo, tantissimi uomini di cultura e di scienza provenienti dall'Europa, visitando
il Montenegro lo influenzarono positivamente creando uno sviluppo culturale indipendente.
Oltre a questo influsso, molti giovani di importanti famiglie dell'appena nata Montenegro
andarono a studiare alla fine del XIX secolo
nelle Accademie d'Arte Europee. Al loro ritorno, realizzarono la prima
generazione di artisti moderni. Tra questi spicca Anastas Bocaric
(1864-1944), che studiò ad Atene. Trascorse molto tempo a Cetinje
nelle vesti di
pittore di corte, realizzando i ritratti dei suoi contemporanei in stile
accademico. Spiro Djuranovic (1864- 1910) studiò a Kiev e Marko Gregovic
(1867-1941) a Vienna. Il pittore più importante di questa generazione
fu senza dubbio Pero Pocek (1878-1963).
Era un' impressionista, e i suoi ritratti erano colmi di colori e luce.
Anche Spiro Bocaric (1878-1941) si può considerare un modernista.
Era anch'egli un'impressionista con temi che si rifacevano alla vita quotidiana in
Bosnia luogo in cui lavorava come funzionario pubblico.
La Prima Guerra Mondiale rappresentò una svolta per la pittura montenegrina.
Subito dopo la fine della guerra alcuni giovani talenti si trasferirono a Belgrado,
uno stato in fase di sviluppo in cui furono stimolati a continuare gli studi e a
specializzarsi all'estero.
Il primo gruppo di pittori che decise di trasferirsi prima ancora che la guerra fosse
terminata era formato da Milo Milunovic
(1897-1967), Mihajlo Vukotic (1904-1944),
Petar Lubarda (1905-1974),
Josip Bebo Benkovic (1906-1943),
Milan Bozovic (1909),
Jovan Zonjic (1907-1963) e molti altri.
finita la guerra i critici d'arte sottolinearono
il talento di quest'intera generazione, il loro legame con la terra d'origine e
la grande creatività. Il 1930-1940 fu il periodo in cui i pittori montenegrini
riuscirono a raggiungere il loro massimo sviluppo.
I giovani talentuosi che frequentavano le accademie di specializzazione nei centri d'arte
europei vinsero svariati Primi Premi che poi vennero esposti a Parigi e a Belgrado.
Molti di loro però, non riuscirono ad assistere alla conclusione della Seconda Guerra Mondiale.
Quelli sopravissuti realizzarono la Scuola d'Arte di Cetinje
e più tardi una Galleria.
Inoltre venne creata l'Associazione Montenegrina degli Artisti.
L'esplosione dell'Arte moderna montenegrina è da ricondurre al periodo che lega
le due guerre mondiali a famosi artisti come Milo Milunovic, Risto Stijovic,
Petar Lubarda,
Mihajlo Vukotic.
Le loro personalità rappresentaranno una vera e propria svolta, diventando
gli idoli delle nuove generazioni.
Negli anni '50 apparve una nuova generazione di pittori montenegrini.
Decisero di studiare in diversi centri dell'ex Jugoslavia e all'estero, consapevoli,
fiduciosi e aperti a sperimentare ogni nuovo settore dell'arte gli si presentasse,
sicuri inoltre della grande eredità posseduta.
Molti di questi pittori montenegrini decisero di stabilirsi direttamente nei luoghi
in cui erano andati per studiare, questo comportò una diaspora.
I centri dell'arte in Montenegro furono: Podgorica,
Cetinje, Budva, Herceg Novi e
Niksic.
La maggior parte degli artisti dipingevano ossessivamente paesaggi e temi
espressionisti.
Nikola Gvozdenovic (1934),
con uno stile vicino al "pointillisme" evocava atomosfere della vita paesana.
Aleksandar Prijic (1920-1986)
e Gojko Berkuljan (1923) dipingono vedute del Lago di Skadar con colori
intensi, Vuko Radovic è attratto dall'architettura del Canyon del Moraca
e dalla collisione tra pietra e acqua. Nikola Vujosevic (1929) è
affascinato da Platije.
I pittori del Mediterraneo sono: Velisa Lekovic (1910-1971),
con vedute di Bar e dintorni, mentre Jovo Ivanovic (1932) nel suo stile
espressionista dipinge Budva e il mare. Il gruppo di pittori di Herceg Novi
include Vojo Stanic(1924),
Djordjije Pravilovic (1925), Luka Berberovic.
Altri espressionisti sono Slobodan -Bobo Slovinic (1943) e Filip Jankovic (1935).
Branko Filipovic-Filo (1925-1998), il più significativo rappresentante della
pittura informale e Cvetko Lainovic (1931), osservatore dello stile lirico,
vissero entrambi a Belgrado.
Alcuni pittori montenegrini si stabilirono definitivamente a Parigi. Il più
importante tra loro fu sicuramente Miodrag Dado Djuric (1934), in quanto la sua gloria
superò la nazione e venne riconosciuto a livello internazionalmente tra i pittori
più importanti del XX secolo. Oltre a lui, vi furono anche Milos Sobajic (1946),
Uros Toskovic (1930) e altri pittori della generazione successiva.
Dimitrije Popovic (1951)
che tuttora vive e lavora a Zagabria. Si è dimostrato un maestro nell'arte del
disegno rinascimentale, infatti realizza opere che sono una virtuosa espressione delle ansie
dell'uomo del XX secolo.
Anche la sua gloria ha superato i confini nazionali.
Nell'ultimo decennio Podgorica e Cetinje sono diventati importantissimi
centri d'arte grazie all'apertura dell'Accademia D'Arte e l'Organizzazione della Biennale
a Cetinje legato allo sviluppo economico e culturale di Podgrica.
Attualmente l'ultima generazione di pittori collabora con questi centri. La principale
caratteristica è la totale libertà nella scelta dei soggetti e dello stile.
Essi utilizzano piedestalli, strumenti multimediali e performance. La loro
sensibilità non si limita alla nazione, essendo una
generazione urbana, puntano ad una comunicazione globale. Per la prima volta il
Montenegro ha raggiunto l'autonomia artistica per far si che, i
giovani talenti, si trasformino in moderni pittori di fama mondiale.
Tra i molti artisti presenti citiamo
Anka Buric, grafico, Srdjan Vukcevic, Bane Sekulic, Nikica Raicevic, Ratko Odalovic
e come artisti di performance Ilija Soskic e Milija Pavicevic.
Gli scultori montenegrini creano sia forme monumentali che in miniatura.
Il più importante esponente della prima generazione di artisti è Risto Stijovic (1894-1974).
Nella seconda generazione spiccano Luka Tomanovic (1909), maestro nel realizzare figure
in movimento scolpite nel legno, e Stevan Luketic (1925) che costruisce forme astratte
in metallo. Infine tra gli scultori più giovani spiccano Pavle Pejovic (1950) e Milivoje Babovic.