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Cettinje

Cettinje "Questa è una splendida valle dell’Eden", disse una principessa inglese, all’inizio di questo secolo, commossa dal panorama di Cetinje. La vista più bella di questa antica città montenegrina si gode forse a Orlov Krs (la roccia dell’aquila). Cetinje non ha bastioni, come molte altre antiche città reali, poiché la natura l’ha circondata di colline di pietra possenti quanto guardiani.

La città venne fondata nel 1482 quando Ivan Crnojevic, l’ultimo sovrano del potente stato medievale di Zeta, fece costruire un castello per sé sotto a Orlov Krs ed un Monastero come residenza del metropolita della diocesi di Zeta. Scelse questo luogo inaccessibile per poter difendere facilmente il suo stato dagli invasori. Come baluardo della libertà, Cetinje resistette per secoli ai numerosi assedi di potenti eserciti e non venne mai conquistata. Divenne anche un caposaldo della vita religiosa montenegrina del periodo. Solo quarant’anni dopo l’invenzione della stampa da parte di Gutenberg, nel 1494, Djuradj Crnojevic fondò la famosa tipografia di Cetinje. L’ “Oktoih prvoglasnik”, pubblicato dalla tipografia di Cetinje, fu il primo libro stampato in cirillico dei Balcani e della Slovenia meridionale.

A Cetinje i montenegrini "con una mano" creavano e conservavano i loro tesori culturali, mentre con l’altra brandivano le armi. La città-museo possiede le collezioni di armi più belle e meglio conservate dei Balcani, che rappresentano i massimi livelli raggiunti da quest’arte.

Cettinje Sebbene oggi non si vedano sovrani, duchi, guardie del corpo di principi, ambasciatori o consoli camminare lungo le strade di Cetinje, queste ultime hanno comunque assistito alla gloriosa storia del Montenegro. Per vivere almeno una parte di essa, occorre scendere da Orlov Krs a Malo Guvno, un’area in cui si trovano importanti monumenti: il monastero oltre al palazzo della Biljarda e il museo di Njegoš. Essa ricorda la famosa piazza di “Car zvono”, “la campana più grande”, a Mosca, in quanto sembra che venne edificata su tale modello. La maestosa opera di Njegoš intitolata “Gorski vijenac” (Il serto della montagna) venne scritta nella Biljarda, un ex ufficio del Senato. Musei, gallerie, archivi e accademie d’arte rendono Cetinje uno dei centri turistici più importanti del Montenegro moderno.

Qualsiasi soggiorno a Cetinje dovrebbe includere una visita al Monte Lovčen. Le spoglie di Njegoš riposano in un monumentale mausoleo, opera dello scultore di fama internazionale Ivan Mestrovic. Egli fu poeta, saggio, filosofo e sovrano. Soleva dire che "l’uomo è una luce fatta per il cielo" e che la "vita è una battaglia continua"…

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