Storia del Montenegro
Il Montenegro ha avuto una lunga e drammatica storia. Nel IV secolo a.C.,
i greci si sono insediati sulla costa e gli illiri, nel III secolo a.C., hanno fondato
un regno. I romani hanno conquistato il territorio nel II secolo a.C. e nel 395
d.C. lo hanno diviso in due, con la frontiera che separava l’impero d’Oriente da
quello d’Occidente. Dal V al XI secolo il Montenegro è stato sotto il dominio bizantino.
Nel VI e VII secolo gli slavi invasero il paese e nel XI secolo, dopo una guerra
contro Bisanzio, fondarono un regno indipendente e il primo re Mihialo ricevette
la corona dal papa. Indebolito da una lunga guerra civile il regno fu conquistato
dai serbi verso la fine dal XII secolo. Dopo la disintegrazione del regno serbo
nel XIV secolo il Montenegro diventò di nuovo un principato indipendente,
cominciando una disperata resistenza all’invasione turca.
Orgogliosi della propria libertà i montenegrini si batterono coraggiosamente
contro l'esercito ottomano, largamente superiore in uomini e mezzi, e riuscirono
a tenergli testa.
La lotta venne condotta dalle dinastie
Balšić e Crnojević
e quindi dei Vladika, vescovi
del Montenegro. Il vescovo Danilo Petrović stabilì la teocrazia ereditaria
nella famiglia Petrović
del clan Eraković. Fin dal periodo dei Vladika, i vescovi ortodossi, sussisteva
il celibato. L'ufficio del Vladika passava, dunque, dallo zio al nipote. Danilo
guidò i montenegrini in molte battaglie contro gli Ottomani. Vinse la decisiva
battaglia di Carev Laz a Ljesanska Nahija, dal 14 al 28 Luglio 1712
Tra i Petrović si distinse Re Nicola,
l'ultimo della dinastia che riuscì a sconfiggere definitivamente i turchi dopo secoli
di guerre e si vide riconosciuta l'indipendenza del Montenegro nel congresso
di Berlino del 1878.