Montenegro, un nuovo stato nei balcani
Il 21 maggio 2006 l’86,5% degli aventi diritto di voto nel Montenegro è uscito alle
urne e il 55,5% ha votato per l’indipendenza.
In questo modo è stata superata la soglia del 55% imposta dall’Unione Europea, come
condizione per un riconoscimento dei risultati del referendum, accettata anche da
parte della Serbia e dai partiti filoserbi nel Montenegro. Il presidente della Commissione
referendaria, lo slovaco Frantisek Lipka e gli osservatori internazionali hanno
dichiarato che il voto è stato regolare e sono stati respinti numerosi rincorsi
dei partiti filoserbi unionisti.
Dunque , nonostante che i leader di quei partiti,
sorpresi dalla sconfitta, insistevano a fare ricorsi rifiutando a rinascere i risultati,
il Montenegro diventò un nuovo stato europeo, l’ultima delle repubbliche ex jugoslave.
Il 3 giugno il parlamento montenegrino proclamò l’indipendenza, riconosciuta il
12 giugno dal Consiglio dei ministri dell’UE; segui il riconoscimento dei paesi
europei e balcanici, della Russia, degli Stati Uniti, della Cina, del Vaticano e
di tanti altri. Il 28 giugno il nuovo stato diventò il 192. membro delle Nazioni
Unite.
Per la quinta volta nella propria storia millenaria i cittadini del Montenegro costituiscono
uno stato indipendente , per la prima volta senza dovere usare le armi ma solo una
matita.
Ciononostante molti esperti di geostrategia e balcanologi si chiedono se la definitiva
dissoluzione dell’ultimo residuo della Jugoslavia, 88 anni dopo la sua fondazione
sia un fatto positivo o potrebbe complicare ulteriormente la già complessa situazione
balcanica.
Anche se la Jugoslavia si è disintegrata gia nel 1991, la comunità internazionale
è per lungo tempo rimasta nostalgica di quella creazione di Versailles e sembra
che molti non si sono rassegnati neppure adesso, quando l’ultimo suo pezzo si è
definitivamente staccato dalla Serbia ( restituendo anche alla Serbia l’indipendenza).
Prof. Antun Sbutega
Montenegro, un nuovo stato nei Balcani