Bar
La città di Bar si trova fra il Mare Adriatico e il lago di Scutari, ai piedi del monte Rumija: città
dalle spiagge lunghe, dal clima subtropicale e con 270 giorni di sole
all’anno. La stagione balneare inizia alla metà di maggio, quando la temperatura
del mare raggiunge i 23 gradi centigradi e continua fino a novembre. Bar
è il porto più grande del Montenegro, dove oltre alle navi mercantili attraccano
anche molte navi passeggere e traghetti che la collegano con altri porti adriatici
e soprattutto quelli italiani. Si tratta di una città relativamente nuova, sviluppatasi,
insieme al porto nel corso del XX secolo.
Di origini molto antiche, fu chiamata Antibereos dai Greci, Antibarum dai Romani,
mentre Bar è il nome Slavo. La più antica opera letteraria degli Slavi del
Sud, la cronaca del prete di Duklja venne composta proprio in questa città nel XII
secolo. La città antica, Stari Bar, (Bar vecchia) è situata a due km di distanza
su una collina. Questa città ha ricoperto un importante ruolo come centro del potere
politico e religioso nel medioevo, sede dell'arcidiocesi dal XI secolo e dei sovrani
montenegrini. Nel XV passò sotto il potere di Venezia, conquistata dai turchi nel
1571 e dopo il Congresso di Berlino nel 1878 divenne parte del principato del Montenegro.
In seguito fu abbandonata, quando i suoi abitanti si spostarono verso la riva del
mare. Ora è una città fantasma che ha conservato il suo aspetto medievale, le sue
mura difensive e i resti dei palazzi, delle chiese e delle moschee. Spesso nella
storia del Montenegro i destini di Bar si sono legati a quelli dei regnanti: nel
1077 il Re Mijailo Vojislavlević venne incoronato proprio a Bar. Il grande Re Nicola amava soggiornare a Bar e vi aveva eretto la sua
residenza estiva.
Questa è la regione dei grandi olivicoltori e produttori di olio d’oliva. Può infatti
vantare l’olivo più antico del mondo, nato duemila anni fa! Questo olivo
e il porto in continua espansione, sono diventati i simboli più importanti di Bar.
Il medaglione del Festival Internazionale della Televisione, che si svolge ogni
anno in questa tranquilla città, ha la forma dell’antichissima pianta mediterranea.
Secondo la leggenda, nessun abitante di Bar può sposarsi prima di aver piantato
almeno dieci esemplari del nobile albero mediterraneo. Tradizionalmente non si pianta
un olivo per sé stessi ma per i propri figli, nipoti e pronipoti, poiché occorre
aspettare dieci anni prima di ottenere i primi frutti. Molti antichi olivi portano
il nome della persona che li ha piantati. Ci sono olivi di Radun, Djuro, Todor e
Risto. Ancora oggi i vecchi olivi, che danno i frutti migliori, portano il nome
dei loro proprietari. C’è oltre un mezzo milione di olivi lungo la costa adriatica
e molti di essi crescono nella regione di Bar.
Anche Bar ha sviluppato il turismo e l'industria alberghiera, concentrati soprattutto
nella cittadina di Sutomore, lungo una spiaggia di 1,400 m e nella vicina Canj con
una spiaggia di 1500 m. Da visitare assolutamente sono:
- la città vecchia di Bar, detta “la Pompei del Montenegro”, un monumento
di culturale di primaria importanza con la sua superficie di quattro ettari su cui
sorgono le rovine di più di 600 edifici, risalenti a tutti i periodi della storia
della città;
- il vecchio Olivo di Mirovica che con i suoi duemila anni è uno degli alberi di
olivo più antichi al mondo. Si narra che le famiglie in lotta stipulassero la pace
sotto le sue abbondanti fronde;
- la chiesa di San Tekla a Sutomore con due altari, uno per la celebrazione dei
riti ortodossi e uno per i riti cattolici;
- il castello a Topolina di Re
Nicola, sua residenza estiva, con un ricco parco e un museo molto interessante.